Novembre 1992. Un giovane imbranato, pieno di ideali e con velleità artistiche, trova lavoro al Comune di Rimini come "ottavo livello amministrativo". Lo mettono a occuparsi di abusi edilizi, dei quali sa poco o nulla. Assiste stordito a corruzioni, ondate giudiziarie – la Tangentopoli dei primi anni Novanta – e restaurazioni morali. A poco a poco si sente l'ultimo inutile ingranaggio di una macchina autoreferenziale, votata non al bene comune ma a mantenere se stessa. Un romanzo di formazione, insieme intimo e tragicomico, sul nostro passato prossimo. Storie private e al tempo stesso politiche, che attingono a verità storiche e a fatti vissuti. Tra cronaca, farsa quotidiana, sogni, piccoli strazi familiari, labirinti amorosi, il protagonista attraversa come un viaggiatore incantato il Paese delle Meraviglie di fine millennio.