Johanna Weseley è sola, quasi senza denaro e in una città che non ama; perdipiù c'è quella presenza continua e fastidiosa di un tale piuttosto losco che la fa la corte. Johanna, però, è una giovane piena di risorse, con una solida cultura di lingue antiche e di arte, e non si lascia scoraggiare da così poco. Cercherà un lavoro rispettabile e lascerà Londra, questo il suo piano.
Contemporaneamente, nel Derbyshire, il burbero Adrian Carlton, VIII Duca di Ashton, è rinomato per la sua pignoleria e l'associata irascibilità, iracondia che lo ha portato a licenziare un discreto numero di segretari in pochi mesi. La sua irritabilità è legata all'insistenza della madre per trovare una moglie che non vuole, anche se le donne non lo lasciano certo indifferente.
"Galeotto fu l'annuncio all'ufficio di collocamento" direbbe il Sommo Poeta e, in effetti, è proprio ciò che accade in questa storia.
Johanna è felice di aver trovato l'impiego ideale per lei, si dovrà occupare di sistemare la libreria di classici e i reperti antichi, di un rigoroso Duca, ovviando al piccolo e insignificante particolare che la ricerca di un segretario è rivolta a un uomo.
Che importa, lei è una ragazza piena di risorse… quindi, perché non fingersi suo fratello?
In un sol colpo la ragazza si sbarazza – ma sarà poi vero? – del fastidioso corteggiatore e trova un lavoro ben remunerato.
Ma i piani, si sa, sono fatti per essere stravolti, pertanto ciò che accade da quando la nostra sconsiderata eroina si insedia presso Ashton Hall è tutto da scoprire: tra gaffes, rossori improvvisi, madri impiccione e fughe nella tormenta… cosa mai accadrà tra l'orfana Johanna Weseley e il Duca di Ashton?