Primo Numero

21.11.2022

Eccoci, dunque, al primo numero effettivo de "Il magazine letterario". Quello della settimana scorsa, dedicato a ringraziamenti e presentazioni, lo considero il numero "zero".

Come anticipato, eccovi la prima parte della recensione del libro di Alessandro Barbero "Benedette guerre - crociate e jihad".

A seguire la prima puntata del mio racconto di fantasy classica "La dodicesima luna".

"BENEDETTE GUERRE - crociate e jihad" di Alessandro Barbero

Alessandro Barbero nacque a Torino il 30 aprile 1959. Frequentò il liceo classico Cavour e nel 1981 si laureò in lettere all'Università degli Studi di Torino.

Nel 1984 conseguì un dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Sempre nel 1984 ottenne un posto di ricercatore in storia medievale all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Nel 1998 passò al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, dapprima come professore associato e dal 2002 ordinario, di storia medievale. Non è solo uno storico medievalista ma si occupa anche di altre epoche e di storia militare.

Nel corso della sua ormai lunga carriera, ha ottenuto svariati premi e successi, sia come scrittore di saggi e romanzi che come divulgatore, anche su Internet. I suoi lavori sono talmente tanti che sarebbe ben lungo elencarli tutti, senza contare le collaborazioni con la stampa e la TV e, naturalmente, l'insegnamento.

Lo seguo regolarmente su RAI Storia con i programmi "La Bussola e la Clessidra" e "a.C.d.C." e, spesso, anche con altre trasmissioni; ad esempio, quando viene chiamato come ospite a "Passato e Presente", condotto dal noto giornalista Paolo Mieli; oppure quando conduce altri programmi, sempre a carattere storico; di recente uno su Dante, e prima ancora uno, interessantissimo, che sfata i miti del medioevo così come ci è sempre stato raccontato.

Apprezzo molto il suo modo di raccontare la Storia; mi è capitato di non trovarmi affatto d'accordo con certe sue affermazioni, senza però perdere la stima e la simpatia che ho nei suoi confronti.

In Internet si trovano biografie ben più estese, anche se non proprio ben scritte, ma ritengo che le informazioni qui fornite siano sufficienti, vista la scarsa pretesa dei miei articoli: li scrivo solo in un'ottica di "quattro chiacchiere fra amici" e non certo mirati ad insegnare qualcosa a qualcuno.

Chi volesse maggiori informazioni, troverà un link più sotto

Pubblicato da Editori Laterza, "BENEDETTE GUERRE, Crociate e Jihad", è un saggio piuttosto riassuntivo dell'epoca delle Crociate, appunto.

Esistono pubblicazioni molto più corpose e approfondite, a dire il vero, ma può essere utile per dare una prima infarinatura sull'argomento. Non dice niente di nuovo ma, essendo piuttosto breve, può essere usato come testo per una ricerca scolastica, ad esempio.

La narrazione è molto colloquiale e ironica; non è proprio curatissima dal punto di vista letterario, e ci avrei messo qualche virgola in più, qua e là, ma la lettura è piacevole e veloce.

(continua)

Link utili: https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Barbero

sulle Crociate: https://it.wikipedia.org/wiki/Crociata

sulla Jihad: https://it.wikipedia.org/wiki/Jih%C4%81d

"LA DODICESIMA LUNA" prima puntata.

Il vento spazzava senza posa le lugubri scogliere della costa settentrionale di Deemoniya, minacciando di strappare dalle radici la scarsa vegetazione che sorgeva alle loro spalle.

Tronchi rachitici e nodosi, attorcigliati come mostruosi serpenti, o robusti sempreverdi, cespugli o alte erbe, tutti sembravano sul punto di venire dispersi nell'aria o scaraventati tra i violenti marosi spumeggianti che si infrangevano qualche centinaio di metri sotto di loro, nel tempestoso mare nero come l'inchiostro. In quel momento l'oscurità non poteva essere più fitta, la notte più spaventosa.

"Umano, sono sempre dell'idea che quello spirito malefico ci abbia giocato qualche brutto tiro. Non è bene fidarsi di quegli esseri" disse una voce cavernosa, in quello che voleva essere un sussurro ed invece sembrò uno scoppio di tuono agli orecchi del suo compagno.

"Vedrai che troveremo ciò che stiamo cercando."

"Cerchi di rassicurarci o di spaventarci?" piagnucolò una vocetta.

"Se hai tanta paura, perché sei venuto, allora?" ringhiò il vocione.

"Che domande! Per il tesoro!"

"E allora, dannato naso lungo, perché non la pianti di frignare? Sapevi quel che ci aspettava, no?"

"Voi nani siete troppo stupidi per rendervi conto dei pericoli che stiamo per affrontare."

"Piantatela, voi due, o ci farete scoprire!" intimò, stizzito, l'umano.

"Scoprire? E da chi, se qui non c'è nessuno per miglia e miglia?" brontolò il nano.

"Da quelli!" strillò lo gnomo.

"Zitti o vi trasformo in rospi!" minacciò il loro compagno. "Stiamo a vedere che succede."

In lontananza, sul mare in tempesta, era apparso un lume che si avvicinava piuttosto velocemente: una nave cercava di raggiungere la costa del continente.

"Visto? La nave sta arrivando" disse l'umano.

"Sì, se non si fracasserà sulle scogliere, in tal caso tanti saluti alla profezia" rispose lo gnomo.

"E comunque non c'è la luna" rincarò il nano. "Quindi, anche se approdasse, i requisiti non ci sarebbero ugualmente."

"Che compagnia di menagrami" sbuffò il mago. "Abbiate fede, miscredenti, Gweeneen sa quel che dice."

"Sarà" ribatté, poco convinto, il nano.

I tre compagni, completamente nascosti dalle tenebre, stettero a fissare il fanale che si avvicinava di momento in momento, poderosamente spinto dal vento e dalle onde. Non trascorse molto tempo che si cominciò ad intravedere la massiccia sagoma della nave, probabilmente una delle più grandi che avessero mai solcato i mari dell'intero Ghanjilin.

"Ma è enorme!" esclamò lo gnomo, quando la vide sotto costa.

"Tra qualche minuto potrai dire era enorme" sentenziò il nano, che tendeva ostentatamente l'orecchio per sentire il rumore che avrebbe fatto schiantandosi contro le scogliere.

"Be', perché non si è ancora fracassata?" chiese stupito, dopo un po'.

In quel momento un raggio di luna illuminò il terzetto, semi nascosto da un cespuglio, in cima alla scogliera.

(continua)



Fausto Tomio scrittore
Fausto Tomio scrittore