Battiti Letterari la rubrica di Carlotta Servidei

24.01.2023

      "Il profumo" di Patrick Süskind:          la morte di un sogno d'amore

L'amore... esiste qualcosa di più grande? L'amore cos'è? Tante risposte per una sola domanda. Vediamo cosa ne dicono gli autori.

         Il romanzo

Che cos'è l'amore? Patrick Süskind, l'autore del romanzo "Il profumo", ha le idee chiare: il sentimento dell'amore nasce dal profumo. Ci si innamora grazie agli odori, è il nostro naso che ci permette di innalzarci verso questo sublime sentimento. Questo romanzo che risplende di una bellezza intima quanto sconvolgente racconta una storia oscura, cupa che non sembra, ma parla proprio d'amore. 

Il protagonista, Grenouille, nasce nel diciottesimo secolo dove tutto era contraddistinto dal puzzo, nella città di Parigi, il luogo più puzzolente del regno. La giovane madre lo partorisce di nascosto, accovacciata sotto il banco da macello di un bugigattolo di pescivendolo. Getta via quel bambino, per lei è solo un peso di cui liberarsi. Il destino vuole che a causa dell'estremo tanfo e caldo, la donna svenga sulla strada attirando l'attenzione della gente e della polizia. La donna, rea confessa che avrebbe fatto morire il neonato Grenouille, come era già successo con le sue quattro precedenti "cose" come le definisce lei, viene decapitata per infanticidio. 


                                                                                                                                 PROMOZIONE EDITORIALE

Inizia così la vita di Grenouille, bambino non amato, non voluto, orfano. La mamma, la sua prima vittima. Sì, perché Grenouille non è un bambino come gli altri. Ha un animo oscuro e malvagio che lo porterà a far del male. Lui è diverso, non emana nessun odore. Gli altri lo picchiano, lo rifuggono, hanno paura di lui, del mostro che non sanno identificare perché se non hai un odore, non sei nessuno.

 Grenouille ha anche un'altra caratteristica unica: può riconoscere e cogliere tutti gli odori esistenti. Conosce il mondo attraverso gli odori ma, in quanto privo di odore, non può conoscere sé stesso. Così Süskind che, grazie a una scrittura olfattiva potente, ci lascia tutto il tempo immersi in odori che neanche pensavamo di conoscere, ci ricorda quello che diamo per scontato perché è così dal primo giorno della nostra vita: il profumo è fratello del respiro, ci penetra, ci scende nel cuore e lì distingue le emozioni le une dalle altre, rendendole reali. 

Grenouille è zoppo, è brutto e spaventoso perché non arriva al cuore di nessuno. Lui non ha odore in un mondo che straripa di odori e che palpita grazie ad essi. È la persona più sola mai esistita, invisibile come un fantasma demoniaco. Perché Grenouille è malvagio fino al midollo. La malvagità è la sola cosa che lo identifichi, che lo faccia sentire vivo. Disprezza gli uomini che puzzano. 

Nel suo animo intriso di odio, Grenouille, un giorno, ha una rivelazione. Lui che non conosce la felicità né l'amore, viene investito da un profumo celestiale che lo fa sentire contento per la prima volta. Questo profumo, che gli ha regalato una nuova emozione, lo ritroverà tempo dopo, migliorato, più intenso. Così il nostro protagonista reietto che avrà sfruttato e perfezionato la sua innata e incredibile capacità di percepire gli odori, metterà in atto le tecniche apprese negli anni per il progetto più ambizioso che mente umana possa aver ideato. Creare un profumo che lo faccia dominare sull'intera umanità. 


                                                                                                                                PROMOZIONE EDITORIALE

Qual è la forza più potente che esista? Quella forza che piega gli animi, che li addolcisce, che li rende sudditi e schiavi, in balìa degli eventi? Quella forza si chiama amore. Così Grenouille decide di creare un profumo che ispiri amore. Grenouille ha un sogno. Sogna di essere amato. È il sogno di ognuno di noi con la differenza che il nostro protagonista è un malvagio e sogna come tale. Non sogna l'amore corrisposto, non sogna l'amore filiale, sogna di soggiogare gli umani, sogna di venire idolatrato. 

Sogna il suo riscatto. In questo c'è qualcosa di terribilmente bello e sbagliato. Grenouille non è un protagonista che ispira simpatia, non ci possiamo identificare in un mostro senza odore che compie efferatezze senza provare alcun rimorso. Eppure, questo accade. Come la magia del profumo che viene estratto dalle persone rare che suscitano l'amore, noi lettori, siamo incantati da Grenouille, ammiriamo la sua tenacia animalesca, dietro i suoi tremendi deliri di onnipotenza riusciamo a provare tenerezza per un uomo la cui vita è stata così triste e travagliata. Riusciamo a comprenderlo. 

Chi non vuole essere amato da tutti? Non sarebbe meraviglioso soprattutto per chi è sempre stato escluso dall'amore? Così tifiamo per Grenouille, il mezzo zoppo dal naso più acuto di un segugio. Bramiamo un finale alle sue peripezie. La sua perseveranza e genialità gli faranno realizzare il suo sogno? Riuscirà finalmente a essere amato? Riuscirà a essere sé stesso e provare qualcosa che non sia odio? Non vi svelerò il finale, mi tratterrò dal raccontarvelo anche se è uno dei finali più grandiosi, più complessi e nello stesso tempo, semplici che io abbia mai letto nella mia intera vita. 

Il genio in tutta la sua purezza, un cerchio che si chiude perfettamente. Lo lascio a voi anche perché ho il sospetto che ognuno potrebbe vederci qualcosa di diverso. Io ci ho visto così tanto amore da togliere il respiro.


Carlotta Servidei scrittrice
Carlotta Servidei scrittrice