"Il Magazine Letterario" la rubrica di Fausto Tomio

17.04.2023

"Il mondo perduto" di Arthur Conan Doyle - terza parte 

Benvenuti al nuovo appuntamento col magazine.

"IL MONDO PERDUTO" di Arthur Conan Doyle. 

Veniamo al vero romanzo.

Edward Dunn Malone, cronista della "Daily Gazzette", è un giovanotto irlandese, anche se vive e lavora a Londra, buon giocatore di rugby, pieno d'entusiasmo e d'amore per Gladys, alla quale si è appena dichiarato... e qui nasce il fattaccio: ella lo respinge perché afferma di potersi concedere solo ad una persona che abbia compiuto imprese eroiche, in modo che la gloria del suo innamorato si rifletta su di lei. Inutile dire che il giovane Malone parte alla ricerca di qualcosa che possa renderlo degno agli occhi della giovane capricciosa.

La sera stessa raggiunge il suo caporedattore, l'anziano McArdle, implorandolo di affidargli qualche avventurosa trasferta, ottenendone un rifiuto: solo giornalisti di grande fama potrebbero giustificare le ingenti spese che ciò comporterebbe. Se però cerca il pericolo, ci sarebbe un certo professore da intervistare, noto per malmenare i giornalisti, rei di non credere alle fandonie che racconta.

Se non avete letto il libro, non voglio rovinarvi l'esilarante modo in cui Malone riesce ad entrare, per modo di dire, nelle grazie del professor George Edward Challenger, detto familiarmente G.E.C.

Nel corso di una conferenza, descritta in modo divertentissimo, siccome nessuno crede alle parole del professore, viene deciso di costituire un comitato che si rechi nel luogo da egli descritto e verifichi le sue incredibili e assurde affermazioni.

Il comitato verrà formato dal professor Summerlee, rappresentante della scienza, il nostro Malone per la stampa e Lord John Roxton, nobile, famoso sportivo, esploratore, avventuriero, vendicatore, appassionato e profondo conoscitore del Sudamerica, dove si trova "il mondo perduto". Il comitato partirà con le istruzioni per raggiungere la destinazione in una busta chiusa che dovrà essere aperta solo in un certo luogo, ad una certa data e a una certa ora.

(continua)

Link utili:

https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Conan_Doyle

https://www.studenti.it/arthur-conan-doyle-biografia-opere-libri-di-sherlok-holmes.html

https://www.arthurconandoyle.com/

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_perduto_(Arthur_Conan_Doyle)#:~:text=Il%20mondo%20perduto%20%28The%20Lost%20World%29%2C%20edito%20anche,e%20da%20esso%20sono%20stati%20tratti%20numerosi%20film.



"LA DODICESIMA LUNA" diciottesima puntata.

Eseguendo gli ordini di Kunihr, i suoi uomini trucidarono gli orchi, ma presero prigionieri quanti

più marinai umani poterono. Visto che aveva dovuto per forza combattere, l'astuto umano aveva deciso che tanto valeva guadagnarci qualcosa.

In fondo, quella dei pirati era una buona nave, e sulla Elaine non mancavano certo né i guerrieri né i marinai, così poteva arruolare, con minacce o promesse, o tutte e due, anche i superstiti della ciurma avversaria e disporre di un'altra nave, che poteva sempre tornare utile.

Assicuratisi che i morti fossero veramente trapassati, i vincitori si sbarazzarono dei cadaveri, e si affrettarono a spegnere gli incendi; poi ripararono alla meglio i danni subiti dalle due navi.

Nel frattempo, Kunhir aveva provveduto ad arruolare gli ex nemici, in realtà comuni marinai catturati e schiavizzati dagli orchi. Diede disposizioni affinché una parte dei suoi soldati e dei marinai della Elaine trasbordasse sulla nuova unità, dal bene augurante nome di Vittoria, poi il viaggio riprese.       

Quando giunsero sul luogo dell'appuntamento, l'Avvoltoio del Mare era già in attesa. Alla vista della nave sconosciuta, Karl aveva dato ordine di prepararsi a combattere.

"Lascia stare" gli disse Helmut, notando lo stendardo di Kunhir sventolare sull'albero maestro. "Kunhir ha fatto un incontro fortunato pare."

"Già, l'inizio è incoraggiante" disse il giovane guerriero quando si incontrarono e gli ebbe raccontato l'accaduto. "L'importante è guadagnare sempre qualcosa, anche dagli imprevisti."

"Hai più una mentalità da mercante che da guerriero" rispose Helmut, ridendo.

"Inevitabile: se non si tiene conto anche dei guadagni, si dura poco. Gli uomini vanno pagati e anche nutriti ed equipaggiati; armi ed armature, nonché le navi, hanno bisogno di essere riparate e così via. La gloria e la fama mi stanno benissimo, ma senza denaro non si combina nulla, e ce ne vuole molto per mantenere le proprie forze in piena efficienza. E questo è un elemento essenziale per poter trionfare sui propri nemici. Che a sua volta è un elemento essenziale per restare vivi e prosperare."

"Già" assentì il mercante. "Hai anche l'istinto di un diplomatico, pare. A quando la conquista di un regno tutto tuo?" chiese sorridendo.

"Appena ne avrò la possibilità" rispose Kunhir, seriamente.

Quando anche le altre navi li ebbero raggiunti, la flotta riprese il viaggio. Apparentemente nessun nemico sembrava minacciarla. Venne così raggiunta Covo degli Scheletri, dove si provvide a rifornirsi del necessario e a completare le riparazioni.

Poco prima di ripartire, comparvero Helwin e i suoi due affamati accompagnatori, accolti festosamente dai componenti della compagnia.

Tutti i compagni si imbarcarono sulla Rondine Marina, quella che ospitava la maggior parte di loro.

Riuniti tutti, Helwin li mise al corrente di quanto aveva scoperto, e consegnò a ciascuno una pergamena che conteneva le istruzioni necessarie per giungere alla meta, nonché tutti i dati che aveva raccolto sulle forze nemiche, sulla loro disposizione e sulla natura del terreno. Aveva anche provveduto a disegnare una mappa che poteva fornire un'idea, anche se approssimativa, del prossimo campo di battaglia.

(continua)