"Il Magazine Letterario" la rubrica di Fausto Tomio

27.03.2023

"CAPITAN TEMPESTA" di Emilio Salgari. Terza ed ultima parte


Introduzione

Benvenuti al sedicesimo numero de "Il magazine letterario". Grazie per essere così numerosi. Spero che questi articoli vi siano graditi.

Terza e ultima parte del romanzo di Emilio Salgari. In futuro ve ne saranno degli altri, naturalmente.

Quindicesima puntata del racconto. Stando al conteggio parole, siamo al giro di boa. Ciò non significa che ci saranno altrettante puntate, dipenderà dalla lunghezza delle recensioni.

Il romanzo

"CAPITAN TEMPESTA" di Emilio Salgari.

Non voglio rovinarvi la sorpresa, anche se parlare di spoiler, visto che fu pubblicato quasi centoventi anni fa, farebbe un po' sorridere, quindi non scenderò troppo nei dettagli, sappiate però che il mondo in fondo è piccolo e Haradja è innamorata del Leone di Damasco, come viene chiamato il turco che sta aiutando Eleonora; ciò non le impedisce, comunque, di prendersi una sbandata per la cristiana, nuovamente travestita da uomo. E quando lo saprà, andrà su tutte le furie, non potendo ammettere nemmeno con sé stessa, di essersi innamorata di una donna.

Inutile dire che il polacco rinnegato, ormai capitano dei giannizzeri, è sempre presente con continui tentativi di mettere i bastoni fra le ruote alla duchessa. La desidera a tal punto che è disposto a tradire i turchi in favore di lei, se ella accettasse di sposarlo. In quest'occasione Eleonora si dimostra piuttosto disinvolta e pragmatica, pure subdola, dapprima accettando il patto con il polacco, pur sapendo che non lo rispetterà mai; e in seguito, dopo la tragica morte del suo innamorato, accettando la corte del generoso turco. Come dire, morto un visconte francese, si fa il figlio di un pascià turco.

Nel corso della storia diversi personaggi ci rimettono la vita, compreso il fedele schiavo, follemente innamorato di lei, al punto che vorrebbe uccidere il Leone di Damasco per impedirgli di diventare il nuovo compagno di Eleonora. A causa dell'aiuto da lui fornito ai cristiani contro gli stessi turchi, cade in disgrazia e gli viene impartito, direttamente dal sultano, l'ordine di suicidarsi; ciò, oltre all'amore per Eleonora, lo spingerà a farsi cristiano e ad abbandonare la sua gente.

Vi anticipo che in un successivo romanzo, il figlio dei due sposi verrà rapito e ciò li porterà ad affrontare nuove pericolose avventure per salvarlo; ma per diversificare, in futuro non tratterò di questo bensì di altri romanzi, con degli altri personaggi e altre ambientazioni.

Una delle varie sciocchezze che vengono raccontate su Emilio Salgari, è che fosse uno scrittore per ragazzi. Sia in questo che in genere più o meno tutti i suoi romanzi "d'azione", sono largamente presenti scene di grande violenza, raccontate in modo crudo e diretto, non proprio adatte a dei minori. Ci sono stati dei casi in cui scrisse lavori più leggeri, adatti ad un pubblico più giovane, ma in linea di massima scriveva per adulti. Non in quel senso! Che avete capito!

Fine.



                                                                                                                                  PROMOZIONE EDITORIALE

"LA DODICESIMA LUNA"

Uryen continuò: "Gweeneen ha toccato il cuore di due nobili guerrieri, i quali hanno scelto di diventare suoi paladini e di mettere i loro armati a Sua disposizione. Siamo tutti pronti a partire per l'impresa che ci attende e che Ella benedice. Noi, i suoi seguaci, devolveremo la nostra parte di bottino alla Sua chiesa."

Tutti annuirono soddisfatti: ormai erano stanchi di aspettare, non vedevano l'ora di entrare in azione, di provare ancora l'inebriante sensazione, quel misto di eccitazione, paura, gioia e senso di onnipotenza, che li prendeva ogni volta che stavano per imbarcarsi in qualche avventura, pericolosa, sì, ma che prometteva grandi guadagni.

E questa sarebbe stata la più grande di tutte, quella che avrebbe dato loro tali ricchezze da potersi mettere a riposo per sempre, se l'avessero desiderato; oppure che avrebbero loro consentito di lanciarsi in sfide di ben altro livello, come formarsi un dominio da governare, per esempio.

Qualcuno di loro, particolarmente ambizioso, mirava proprio a questo, in effetti.

Tutto il pomeriggio, e gran parte della serata, furono impiegati per le operazioni di imbarco di gente e materiali, e a notte fonda si mollarono gli ormeggi.

La piccola flotta si staccò dai moli, seguita da sguardi rapaci. Si componeva di due veloci navi piene di combattenti, cioè L'Avvoltoio del Mare e la Elaine, la nave di Kunhir e di due altre, più capienti e più lente, che trasportavano gran parte dei rifornimenti una, e tutti coloro che non avevano trovato posto sulle altre due l'altra. In pratica quasi tutti i componenti della compagnia, tranne Helmut, che viaggiava sull'Avvoltoio, e Kunhir ed Elaine, che si trovavano sulla Elaine.

Kunhir aveva messo da subito delle vedette a scrutare il mare, e aveva ordinato a tutti di tenersi pronti alle brutte sorprese. Il suo istinto lo avvisava che ci sarebbe stata battaglia. Del resto, era prevedibile che tutti i pirati della zona si sarebbero messi in caccia della piccola flotta, o per abbordarla e depredarla, o per seguirla, subodorando qualche ghiotta possibilità di arricchirsi.

Se fosse stato solo non avrebbe esitato a far spiegare anche il più piccolo fiocco per distanziare e seminare gli inseguitori, ma la presenza delle due navi più lente costringeva sia lui che l'Avvoltoio a procedere lentamente. Nonostante avessero preso la precauzione di partire di notte e di seguire una falsa rotta, era certo che avrebbero avuto noie a non finire.

continua

A cura di Fausto Tomio scrittore
A cura di Fausto Tomio scrittore