Bibliofilia o Bibliomania: due termini simili con passioni diverse
Per Bibliofilia s'intende l'amore e la passione per i libri in ogni sua forma e significato: dal contenuto, al pregio della stampa fino alla rilegatura e allo studio delle varie edizioni soprattutto quelle antiche. All'amore per la lettura e i libri, il Bibliofilo aggiunge una particolare attenzione alle opere particolarmente preziose, difficili da reperire sul mercato, perché tirati in poche copie e così oggetto del desiderio, diventano le più antiche edizioni e la conseguente voglia di collezionarle. Elemento decisivo nel giudizio del Bibliofilo è anche lo stato di conservazione del libro sia all'esterno che internamente.
Essi ne conoscono ogni più piccola caratteristica, lo analizzano, lo annusano, ne ricercano una particolare edizione e sono disposti a tutto pur di ottenere esattamente quella copia stampata in quell'anno specifico e rilegato in quella particolare libreria. Inoltre, grazie alla propria sensibilità e conoscenza, insieme al bibliotecario, nel corso della storia ha spesso ricoperto il ruolo di custode di numerose opere artistiche che sarebbero probabilmente andate perse o distrutte. Altro aspetto di fondamentale importanza nella definizione di un buon Bibliofilo è il desiderare che chiunque ne senta il bisogno possa fruire di così tante preziose meraviglie: il bibliofilo non rinchiude il proprio tesoro all'interno di mura entro le quali nessuno può mettere piede; al contrario prova piacere nel mostrare ad altri le proprie ricchezze a patto che questi se ne prendano cura a loro volta, ovviamente. Diversamente invece è la Bibliomania, termine con i quale si identifica un disturbo ossessivo-compulsivo di coloro che maniacalmente accumulano libri e li lasciano negli scaffali di casa senza leggerli.
Gli individui con disturbi ossessivo-compulsivi soffrono di ossessioni, o pensieri pervasivi e dirompenti e compulsioni, o comportamenti ripetitivi che l'individuo afflitto deve portare a termine per evitare l'ansia. La Bibliomania è raggruppata con tali disturbi perché gli individui afflitti accumulano libri a causa di una costrizione, non a causa di un legittimo interesse nei libri. Spesso acquistano o ottengono libri senza alcuna reale intenzione di leggerli. Non è raro che individui con questa limitazione forzata, acquistino più copie dello stesso libro.
Lettura consigliata Dizionario del Bibliomane di Antonio Castronuovo edito da Sellerio editore Palermo
A cura di Giuseppe Giarnera