Benvenuti

14.11.2022


Benvenuti a questo primo numero de "Il magazine letterario"

Non è un caso se definisco questo articolo "numero". Un magazine è una rivista, sia pure virtuale, in questo caso, una e-zine, diciamo, perciò mi piace immaginarla come fosse reale. In quanto scrittore, immaginare è il mio mestiere; l'immaginazione, per me, è il sale della vita; quindi, la utilizzo ogni volta che posso.

Questo primo appuntamento è dedicato alle presentazioni e ai ringraziamenti.

Il primo ringraziamento, ovviamente, va a Giuseppe che ha avuto il coraggio, direi quasi la temerarietà, di affidarmi l'ambito compito di occuparmi di questa rubrica, dimostrandomi un apprezzamento ed una fiducia notevoli, che spero di meritare.

Il secondo va a tutti coloro che la dovessero seguire e, mi auguro, apprezzare.   

Riguardo alle presentazioni, cominciamo con il... piano dell'opera.

Fra i miei tanti desideri c'è sempre stato quello di gestire una rivista letteraria che si occupasse sia di notizie e recensioni, che di pubblicare racconti e storie varie. Quando esprimi un desiderio devi aspettarti che l'Universo te lo esaudisca in modi che non ti aspetti, ed eccoci qui.

Ho già avuto modo di collaborare con riviste online, ma è la prima volta che mi viene affidato il compito di occuparmene interamente. Adoro quando mi dicono "fai tu".

Sarà divisa in due parti, una dedicata a recensioni di libri, ma anche di fumetti ed illustratori. Io interpreto la letteratura in senso ampio; una storia, secondo me, non è fatta solo di parole, ma anche di suoni e immagini, e non importa se siano solo immaginati; non escludo quindi la possibilità di qualche riferimento musicale. Non sono un musicista, al di là del flauto dolce delle medie, ma la musica ha sempre avuto un grande impatto sulle storie che scrivo. Spesso scrivevo mentre l'ascoltavo e non sono rari i casi in cui ho preso direzioni diverse da quelle preventivate proprio a causa delle sensazioni derivanti dai brani che stavo ascoltando.

La seconda parte sarà dedicata a miei racconti che pubblicherò a puntate.

Lo spazio e l'attenzione, come sappiamo, sono limitati; perciò, si impongono pezzi non troppo lunghi, e c'è sempre la possibilità che qualcuno non apprezzi una parte, nel qual caso spero che si interessi all'altra.

Ora passiamo a me.

Da grande volevo fare lo scrittore, di successo, ovviamente; lo scrittore, in certo qual modo, lo sto facendo, quanto al successo... be', diciamo che ci sto ancora lavorando.

Generalmente scrivo fantasy, sia classica (quella derivante da Tolkien, per intenderci), che mia personale; non disdegno di occuparmi anche di altri generi, purché "Fanta": Fantascienza, Fanta realtà, Fanta western e altro.

Ho collaborato con diversi siti di giochi di ruolo fantasy, curando la parte narrativa e le recensioni, e finora ho pubblicato tre libri. Il primo è un racconto Fanta western, "Favole Western"; il secondo è quello che più adoro, il migliore esempio della mia fantasy personale, "Lupo contro Lupo"; il terzo, "Niente di nuovo", è un romanzo di fantascienza, anche in questo caso personale. C'è da dire, però, che è stato in parte manipolato dalla casa editrice, la quale ha preteso di apportare delle "correzioni". Non so per quale motivo sia stato da loro classificato come fantasy, ma è fantascienza, fidatevi.



Col prossimo numero entreremo nel vivo.

Vi anticipo che ci sarà la prima di due parti di una recensione di "Benedette guerre" di Alessandro Barbero, e la prima puntata de "La dodicesima luna", un mio racconto di fantasy classica.

A suo tempo era stato selezionato per essere pubblicato per una raccolta fondi in favore di una struttura per disabili, ma poi non se ne fece nulla perché, mi spiegarono, qualche non meglio specificato individuo voleva mettere lo zampino nel progetto per propri scopi personali e l'organizzatrice si rifiutò, giustamente, di prestarsi e annullò tutto. Ne rimasi un po' deluso, ma si supera qualsiasi cosa, se si hanno le spalle abbastanza larghe. In realtà il mio contributo non prevedeva alcun guadagno, se non la soddisfazione di aiutare il mio prossimo e, forse, un po' di notorietà.

Sono perfettamente cosciente che la fantasy è un genere di nicchia, però allora era piaciuto, spero che piacerà anche ora. Mal che vada, potete sempre ripiegare sulla recensione.

Molte grazie per l'attenzione e, spero, arrivederci al prossimo "numero".


Fausto Tomio scrittore
Fausto Tomio scrittore