Battiti Letterari la rubrica di Carlotta Servidei

13.04.2023

"Le affinità elettive" di Johann Wolfgang von Goethe 

L'amore… esiste qualcosa di più grande? L'amore cos'è? Tante risposte per una sola domanda. Vediamo cosa ne dicono gli autori

W. Goethe inizia questo romanzo senza nessun preambolo, subito nel vivo. Edoardo, ricco e giovane barone, si trova nel vivaio del suo castello attorniato da un grande parco. Edoardo chiede al giardiniere dove si trovi la moglie e la raggiunge pieno di orgoglio nel sapere che lei ha concluso la sua opera, ovvero una capanna di muschio costruita a ridosso della parete di roccia.

 Carlotta ha progettato e fatto costruire la capanna per lei e il marito. È una donna devota, risoluta e razionale. Veniamo a sapere dal dialogo che intraprendono, che da giovani i due si erano molto amati ma che erano stati separati. 

Il padre di Edoardo lo aveva fatto sposare con una donna ricca e molto più grande di lui e Carlotta a quel punto, aveva accettato la mano di un uomo benestante che stimava ma non amava. Dopo anni Edoardo e Carlotta si sono ritrovati e la fortuna ha voluto che fossero entrambi liberi dai loro matrimoni quando si sono rivisti. 

Edoardo ha sposato Carlotta, e ora i due innamorati sono pervasi dalla gioia di essersi ritrovati e di potersi finalmente amare. Per questo si sono trasferiti in campagna, per stare da soli. Così quando Edoardo rivela a Carlotta la sua intenzione di invitare a stare con loro il Capitano, suo amico disoccupato, per dargli delle mansioni e tirargli su il morale, Carlotta è piena di perplessità. 


Il romanzo è appena iniziato e già una nube oscura il cielo degli innamorati. "Nulla è più importante, in qualsiasi circostanza, del sopraggiungere di una terza persona. Ho visto amici, fratelli, amanti, sposi, i cui rapporti furono radicalmente mutati, la cui situazione fu interamente capovolta dall'arrivo casuale o voluto di una terza persona" così si esprime Carlotta quando il marito le chiede di acconsentire all'arrivo del suo amico di gioventù. Ma Edoardo che ha un carattere suscettibile e ostinato, non rinuncia e convince Carlotta a dire di sì all'arrivo del Capitano. 

I due si accordano anche per far venire Ottilia, la figlia adottiva di Carlotta che in collegio sta avendo uno scarso rendimento scolastico. Edoardo e Carlotta sono una coppia stabile, che si ama da sempre, sono pieni di attenzioni e gentilezze l'uno nei confronti dell'altro, non hanno nulla da temere. 

Edoardo e Carlotta si rendono felici, hanno deciso di vivere solo per sé stessi e con l'arrivo del Capitano e di Ottilia, dapprincipio nulla cambia. Ma è in atto qualcosa che stravolgerà gli equilibri. 

Goethe, che era grande appassionato di scienze naturali, ha intitolato la sua opera prendendo un termine tecnico che si riferisce alla caratteristica di alcuni composti chimici che, legati a un altro elemento, in presenza di un terzo, sono inclini a lasciare il primo legame per formarne uno nuovo. 

Il Capitano ce lo spiega nella prima parte del romanzo: "Se immergiamo un pezzo di questa pietra in acido solforico diluito, quest'ultimo attacca la calce che si trasforma in gesso, mentre l'acido debole, aeriforme, si volatilizza. Abbiamo avuto qui una separazione e una nuova combinazione: ormai ci sentiamo autorizzati a usare addirittura il termine "affinità elettiva", perché sembra proprio che una relazione venga anteposta a un'altra che se ne scelga una a preferenza di un'altra".


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Ed è proprio questo che succede, si formano nuovi legami che si creano da connessioni e pulsioni. I quattro stanno sempre insieme, discorrono di argomenti molto interessanti e disparati, architettura, filosofia, musica, pittura, chimica. Il tempo diventa indifferente per loro che sono presi da una felicità generale, contenti ed entusiasti della contentezza degli altri. Carlotta si sente sospinta verso il Capitano ed Edoardo prova pulsioni verso Ottilia. 

Un desiderio irresistibile si impossessa di Edoardo che una notte, non trovando Ottilia, fa l'amore con Carlotta come se il suo cuore avesse scambiato le due donne. Carlotta, donna forte e saggia, rifugge l'amore che prova per il Capitano e che da lui è ricambiato e si rasserena rinsaldando nella sua anima, i sacri vincoli del matrimonio, le promesse fatte. Per Edoardo è tutto diverso. "Nei suoi sentimenti, come nelle sue azioni, non c'è più ormai alcuna misura. 

La coscienza di amare e di essere amato lo spinge verso l'infinito. […] La presenza di Ottilia cancella tutto il resto, è totalmente immerso in lei, non riesce più a pensare a nient'altro, la sua coscienza è muta". Edoardo si perde senza possibilità di ritorno. 

L'attrazione, l'affinità elettiva è più forte del matrimonio, dell'amore tenace per Carlotta, più forte del figlio che Carlotta darà alla luce dopo quella notte strana, il loro bambino. È più forte di tutto. Andrà in guerra spinto da un desiderio di morte, sopravvive e torna al castello dove vivono Carlotta e Ottilia. È determinato, vuole sistemare le cose una volta per tutte. 

Carlotta e il Capitano possono vivere il loro amore così come faranno lui e Ottilia. Ma una tragedia incombe e stravolge le cose. Il finale è tragico ma ricompone tutto. "Le affinità elettive" scritto tra il 1808 e il 1809, è stato considerato un romanzo immorale, io l'ho trovato un romanzo autentico e ricco di continue riflessioni. 

L'amore ricompone gli elementi come una formula chimica, l'amore rimane un insondabile mistero. È un enigma, una sorprendente rivelazione che trascina via tutto.


A cura di Carlotta Servidei scrittrice
A cura di Carlotta Servidei scrittrice