Cosa hanno in comune i lavori di Melville, Salgari e Verne? E i romanzi di Camilleri e Lovecraft? Se hai in mente il "Viaggio dell'Eroe" o "L'arco di trasformazione del personaggio" non sei tanto fuori strada ma sì, sei fuori strada. Si tratta dell'ambientazione e non di ciò che viene narrato nel libro: è ovvio che si tratti di ambientazioni molto differenti, ma del modo in cui le ambientazioni di opere tanto differenti sono costruite. Al pari del modello narrativo di base, quella specie di santo graal della narrazione che da 3000 anni continua a sfuggire a tutti gli autori e che rappresenta la "storia perfetta", anche le ambientazioni hanno degli elementi che le accomunano tutte e coi quali è possibile dar vita a qualsiasi mondo immaginabile.
Non ci credi? Sfoglia le pagine di questo libro e anche tu di fronte alla domanda di Gozar il Gozariano: «Sei tu un dio?» potrai rispondere in modo più efficace dello sfortunato Ray Stantz che, prima di te, si ritrovò davanti il quesito.