Il libro descrive la mia vita dalla nascita all'età attuale. In parte in chiave ironica, ma soprattutto mette a nudo la mia oramai accertata inadeguatezza di fronte alle scelte di importanza cruciale che la vita ha messo sul mio cammino. Ho cambiato nomi e luoghi per quanto possibile per non creare problemi alle persone che si possono riconoscere. Anche il mio per la stessa ragione. Dalla nascita e fino ai 12 anni, dove già si possono vedere alcune mie caratteristiche che mi avrebbero fatto molto soffrire successivamente, all'adolescenza, trascorsa nel regime del terrore a scuola e che ha messo a nudo il mio carattere emotivamente fragile ed introverso. La prima esperienza sessuale completa che descrivo per come effettivamente l'ho vissuta e che ha lasciato una traccia profonda in me. L'impossibilità di vivere il sesso fine a sé stesso e il desiderio sempre più impellente di essere indipendente e vivere da solo. Il grave errore compiuto durante la convivenza con la mia prima compagna; la nascita dell'attività in proprio terminata nel disastro più completo, dato che ha determinato anche la fine del mio rapporto sentimentale. I lunghi anni della vita da solo, tristi ma vissuti con dignità e consapevolezza. I rapporti brevi ed in parte intensi vissuti con altre donne e descritti facendo risaltare le differenze nel sesso, ma soprattutto, la solitudine, con il suo peso sull'umore e il lavoro, vissuto appieno e con forza ben oltre la normale dedizione. L'incontro con la seconda compagna, la nascita dei miei figli sulla soglia dei 50 anni e gli altri clamorosi errori sia nel lavoro che nelle scelte successive. Prestiti e debiti infiniti per sopravvivere alla perdita del lavoro fino all'apertura di un "paracadute", che avrebbe dovuto mettere la famiglia al riparo e che invece, a causa delle malversazioni di un consulente finanziario cui ci eravamo affidati, ha causato un ulteriore stallo e il ricorso ad altri prestiti. Fino ad oggi, alla fine cioè della seconda convivenza. Dopo i primi dieci anni con la prima moglie e i venti con la seconda, magari mi aspettano altri trenta con la terza: si vivrà infatti fino a 120 anni, giusto?
