«Sono quasi cieco! Leggere e scrivere sono le mie passioni». Fausto Tomio, l’incredibile tenacia di uno scrittore

10.11.2022

E' difficile per qualcuno immaginare una vita senza scrittura, soprattutto quando la vita stessa decide di accanirsi, quasi sbeffeggiando con ironia le doti di chi, per amore o per passione, dedica tutti i propri sforzi alla letteratura. Si, perché il personaggio di cui vi parlerò oggi, rappresenta proprio questo: un esempio concreto di determinazione e perseveranza.

Fausto Tomio nasce a Padova nel febbraio del 1965, ma ci rimane ben poco in quella città; infatti, all'età di tre anni si trasferisce con la famiglia a Treviso per poi restarci tutt'ora. Si appassiona alla lettura fin da bambino e la scoperta lo rende un insaziabile lettore a cui non riesce proprio fare a meno:

«Da bambino, appena scoperti i libri: è stato amore a prima vista e non è mai scemato; anzi, col tempo è sempre aumentato».

Inizia gli studi all'istituto di Ragioneria della sua città, ma per varie ragioni non riesce a completare. In seguito, frequenta un corso di tecnico pubblicitario e programmatore di computer, nemmeno in questo caso però riesce a finalizzare entrambe le specializzazioni acquisite, sembra che la scrittura sia il suo vero destino.

«A sette anni decisi che da grande avrei fatto lo scrittore di successo, ovviamente, oltre che il soggettista/sceneggiatore/protagonista/produttore/regista dei miei film, ma non mi è stato possibile... o meglio, non sono riuscito a raggiungere questi obbiettivi. Ho fatto diversi lavori ma, nelle mie intenzioni, non dovevano essere delle carriere, bensì solo modi per guadagnarmi da vivere in attesa di potermi dedicare a tempo pieno a ciò che realmente mi interessava. Ho fatto l'operatore di macchine perforatrici, ho lavorato nell'edilizia, soprattutto sono stato verniciatore di mobili, pavimenti e altro. Non retribuito, ho lavorato come autore in diversi siti di giochi di ruolo fantasy... se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, in fondo in fondo, lo scrittore l'ho fatto... mettiamola così».

Si definisce una persona molto casalinga, legge e scrive assiduamente di tutto e svariati generi letterari e quando può, si dedica con piacere ai suoi sport preferiti: il rugby e le arti marziali. Ama gli animali, cani, cavalli e gatti; questi ultimi in particolare, ne possiede tre, li considera parte integrante della sua famiglia, insieme alla madre che lo assiste continuamente e amorevolmente.

Pubblica il suo primo romanzo nel 2021 dal titolo "Favole Western" edito da Book Sprint edizioni, genere Fanta-western. Narra dell'incontro di Tom e Tamara, due persone totalmente diverse. Tom è il capo di un grosso gruppo di fuorilegge, una specie di giustiziere che lotta contro i prepotenti che, riparandosi dietro alla legge, taglieggiano e spadroneggiano, allo scopo di arricchirsi e diventare sempre più potenti.

Tamara invece, appartiene ad una famiglia molto importante ma sull'orlo della bancarotta, quindi è stato combinato il matrimonio col rampollo del potente e ricchissimo tiranno del luogo dove è ambientata la storia.

«Il primo romanzo scritto ma non pubblicato, lo feci stampare da una tipografia ma non fu commercializzato, fu la prima versione di "Lupo contro Lupo". Amo tutti i miei scritti, ma questo di più. Era la metà degli anni '90. La seconda edizione, molto più recente, 2021, è reperibile su Amazon. La pubblicazione fu curata da un'agenzia letteraria. I miei primi scritti erano dei racconti e risalgono alle scuole elementari. Ovviamente sono andati perduti nel corso degli anni, con tutto il materiale scolastico di allora».

Ad un certo punto, la vita gli gioca un brutto scherzo; nel 2017 scopre di avere un serio problema di salute: il diabete. Un problema che si ripercuote in maniera determinante sulla vista, recandogli ancora oggi dei forti disagi, sia per la scrittura che per i suoi bisogni quotidiani.

La vista come sappiamo, permette infatti di gestire la propria vita senza avere bisogno dell'aiuto degli altri: il non vedente o l'ipovedente invece, di solito ha difficoltà a muoversi da solo per strada o a compiere i più naturali gesti della quotidianità. Provate ora ad immaginare leggere e scrivere, due delle sue più grandi passioni e ritrovarsi penalizzato notevolmente.

Fortunatamente però Fausto Tomio può contare sull'amore incondizionato di mamma Gina, che gli resta accanto, assistendolo nelle sue necessità e incoraggiandolo a proseguire in quella che è sempre stata e sarà la passione della sua vita: la scrittura.

«Mi sono accorto di avere un serio problema nel 2017, derivante dal diabete, che si accanì pesantemente sugli occhi. Tanto per non farmi mancare niente, mi ritrovo anche con un glaucoma cronico, che tra l'altro nelle solite visite non mi nominano mai, ne sono venuto a conoscenza tramite una commissione dell'Inps che mi aveva esaminato. Da allora sono cominciate visite e controvisite. Nel 2018 non mi venne rinnovata la patente a causa della vista. Sempre nel 2018 cominciai con i laser, tantissimi e dolorosissimi, a causa dell'emovitreo e lì avvenne il fattaccio. Non so se le cose fossero collegate, ma l'occhio sinistro, quello che con 8/10 tirava avanti la baracca, essendo il destro ridotto a 1,5, collassò, scendendo a zero, e addirittura deformandosi. Venne operato e iniziai con le iniezioni mensili ad entrambi; sulle prime ci furono dei miglioramenti, tanto che mi sembrò di cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel, ma fu solo un'illusione, dopo poco tempo ripresi a peggiorare, nonostante la terapia per il diabete mi consenta di tenere le glicemie sotto controllo. Disgraziatamente, mi fu spiegato, gli occhi seguono il loro corso; quindi, le glicemie in regola non servono a migliorare la situazione della vista.

Finché potevo contare su qualche decimo di vista riuscivo anche a lavorare, sia pure con grosse difficoltà, ma poi la situazione è peggiorata a tal punto da obbligarmi a chiedere l'invalidità, su pressante consiglio degli oculisti, che mi fecero chiaramente capire che non ne sarei più uscito. Mi è stata riconosciuta, al 100%, anche se sono ancora impantanato nelle varie pratiche. E mi costa, perché devo sempre pagare qualcuno che mi accompagni e mi assista, senza contare i vari ticket etc. Non posso neppure uscire a farmi una passeggiata senza essere accompagnato perché in queste condizioni non ho più il senso della distanza e ho grossi problemi di equilibrio, il che mi comporta una serie di altri problemi alle gambe ed altro.

Al momento ho l'occhio destro totalmente inutilizzabile, nonostante sia appena stato operato, e il sinistro con un decimo scarso, e tra l'altro mi fanno pure male; perciò, non posso sforzarli per molto tempo. Grazie alla combinazione di zoom, occhiali dalle lenti tipo fondo di bottiglia e lente d'ingrandimento, in qualche modo riesco ad usare il computer, ma sempre meno, dato il dolore agli occhi. In realtà, più che vedere, riesco a intuire ciò che c'è scritto, e quindi non sono le condizioni migliori per scrivere romanzi; So che esistono programmi di scrittura vocali, che permettono ai non vedenti di scrivere ma, come dicevo, in questo momento sto attraversando un periodo di scoramento e, sinceramente, almeno fino a quando non risolverò almeno le questioni burocratiche, non sono motivato ad imbarcarmi in nuove spese. Come non bastasse, mia madre ha a sua volta problemi di salute, e non voglio nemmeno pensare a cosa mi accadrà quando non ci sarà più. Al momento, in caso di necessità posso contare sull'aiuto di mia madre per farmi leggere o scrivere ciò che non riesco personalmente, ma mi chiedo sempre più spesso se ne valga la pena... leggere e scrivere sono sempre state le mie passioni e non riuscire più a farlo in prima persona mi destabilizza alquanto».

Il suo ultimo romanzo ha per titolo "Niente di nuovo" edito da Leonardo J Edizioni, 2022 genere fantascienza: «Il titolo è chiaramente un omaggio al famoso romanzo sulla Prima guerra mondiale, anche se la storia è totalmente diversa, ma in fondo tratta di argomenti e situazioni che si rincorrono da sempre nella storia dell'umanità: lotte per il potere, avidità, intolleranze di ogni genere. Vi è una ricca galleria di personaggi, molto diversi fra loro, che lascio scoprire agli eventuali lettori».


A CURA DI GIUSEPPE GIARNERA
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