Quando il genere letterario è tinto di giallo
Introduzione
Il giallo è un genere letterario di argomento poliziesco. "I Delitti della rue Morgue" è considerato il primo racconto poliziesco della storia letteraria, dove il suo autore, lo statunitense Edgar Allan Poe (1809-1849) è colui che ha inventato il meccanismo, successivamente diede il via a un'infinità di variazioni sul tema. Sul tema del delitto, appunto. I suoi "allievi" sono tantissimi, tra i classici ricordiamo Arthur Conan Doyle, Agatha Christie, Ellery Queen, Rex Stout, Georges Simenon, Margaret Doody. A questi si aggiungono i tanti giallisti italiani: Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Loriano Macchiavelli, Alessandro Perissinotto. Cristina Rava. In Italia si chiama così perché nel 1929 si cominciò a pubblicare una collana di romanzi polizieschi che avevano la copertina di colore giallo, l'ideatore fu Arnoldo Mondadori. Una curiosità che pochi conoscono è che durante il regime fascista e precisamente nel 1941, tutti i romanzi gialli furono tolti dal commercio e fu chiusa addirittura la collana di Arnoldo Mondadori, appunto del genere giallo. Questo accadde perché durante il ventennio non si doveva fare accenno assolutamente ai crimini sia nel mondo letterario che nella cronaca, dato che secondo il regime, ciò poteva essere motivo di sovversione da parte dei cittadini. La collana riaprì le vendite solo nell'aprile del 1946 con il nuovo nome "Il Giallo Mondadori", che tuttora la caratterizza.
La trama narrativa
In un romanzo o racconto giallo il tema principale è il "delitto" o il "reato" di cui bisogna scoprire il colpevole. Si giunge alla soluzione del caso grazie all'opera di un investigatore abile, dotato di intelligenza, intuizione e capacità di osservazione particolarmente acute.
Diversi sono i tipi di narrazione: il giallo di enigma è il più classico, un investigatore scopre l'autore di un delitto apparentemente inspiegabile in base a indizi nascosti o difficili da decifrare. Gli inglesi lo chiamano "whodunit", cioè "chi l'ha fatto, chi è stato".
Il giallo d'azione: qui i colpevoli non si scoprono ragionando seduti in poltrona, ma scendendo in strada, con il rischio di sparatorie e inseguimenti mozzafiato.
Il poliziesco: gli investigatori sono agenti o funzionari di polizia. Spesso i romanzi polizieschi descrivono fedelmente le operazioni di polizia.
Il noir "nero" in francese, ovvero il crimine visto dalla parte del criminale: in questo tipo di narrazione è spesso presente la descrizione dell'ambiente della malavita.
I romanzi o racconti gialli si basano su alcuni accorgimenti di stile che, pur con le inevitabili differenze, si trovano praticamente in ogni testo di questo genere.
Un buon giallo è sempre ricco di suspense, cioè di tensione emotiva concentrata sulla soluzione dell'enigma. Il lettore, in pratica, viene "tenuto sulle spine" lungo tutta la narrazione, in un'ansiosa attesa del finale.
La narrazione può essere interrotta da un episodio assolutamente imprevisto, un colpo di scena, che ha la funzione di rendere più complessa e articolata la soluzione del caso.
Durante la narrazione è previsto almeno un momento di massima tensione, in cui sembra che tutto sia perduto.
Spesso nel racconto vengono inseriti alcuni flashback, rievocazioni di episodi già accaduti, che interrompono la successione cronologica della narrazione e contribuiscono a rendere ancora più intensa la suspense.
Trasposizioni cinematografiche
Una caratteristica che rende il romanzo giallo di estrema rilevanza è che molti di essi sono presi come spunto per la realizzazione di film avvincenti e di successo. Le atmosfere noir, il mistero e le ambientazioni criminali, sono ingredienti perfetti che funzionano alla perfezione sia sulla carta che sulla pellicola. Ecco alcuni esempi:
"Il grande sonno" di Raymond Chandler pubblicato nel 1939, è la prima avventura del celebre investigatore Philip Marlowe interpretato nel film del 1946 da Humphrey Bogart.
"La talpa" di John Le Carrè, avvincente romanzo del 1974 arrivato sul grande schermo nel 2011 con Gary Oldman nei panni del protagonista George Smiley.
"Il nome della rosa" di Umberto Eco pubblicato nel 1980. Il film uscì nelle sale cinematografiche nel 1986 con Sean Connery nelle vesti di Guglielmo da Baskerville.
"Out of Sight" di Elmore Leonard pubblicato nel 1996 e riprodotto dal regista Steven Soderbergh nel 1998 con la partecipazione di George Clooney.
"Il silenzio degli innocenti" di Thomas Harris fu pubblicato nel 1988. Nel 1991 ne e stato tratto il film omonimo, interpretato da Anthony Hopkins e Jodie Foster. Fu vincitore di 5 premi Oscar.