Fantasy o fantascienza? Questo è il dilemma!
Parafrasando la celebre battuta pronunciata all'inizio del monologo di Amleto, nell'opera di William Shakespeare, ci possiamo ritrovare nello stesso dilemma che ossessiona molti autori, e perché no, anche alcuni addetti all'editoria, che definiscono e classificano erroneamente, talvolta, un genere letterario di un opera rispetto ad un'altra; soprattutto per quelli che sono considerati i due fra i genere letterari più diffusi: il fantasy e la fantascienza.
Proviamo a fare un po' di chiarezza. affinché si possa avere un' idea risoluta per una classificazione di un libro, in modo da permettere ai lettori dunque, di soddisfare una facilità di scelta, e ancor più, di identificare immediatamente il contenuto potenziale di un libro, senza il rischio di valutazioni sbagliate.
Cominciamo col dire che per definire un genere letterario è necessario valutare alcuni fattori come: lo stile, la tecnica, il linguaggio, la lunghezza del testo e per finire il contenuto.
Lo stile
Dare una definizione dello stile di scrittura non è semplice, soprattutto perché esso può abbracciare diversi aspetti della produzione letteraria. Quel che è certo e che esso racchiude e contempla tutti quegli elementi di riconoscibilità del testo e del suo autore. Infatti, esso rappresenta la modalità utilizzata dall'autore per scrivere i suoi testi, l'insieme di parole selezionate, il loro alternarsi nelle frasi e la forma utilizzata. Insomma, lo stile è quel particolare modo di esprimersi proprio di ogni scrittore, la sua abilità di mettere insieme le parole per arrivare al lettore.
La tecnica
La tecnica di scrittura è l'insieme dei metodi che l'autore di una storia letteraria usa per trasmettere la trama al lettore. La narrazione, il processo di presentazione narrativa è prodotto dalla tecnica di scrittura. Comprende diverse aree che si sovrappongono tra loro, alcune di queste sono: il punto di vista narrativo che determina attraverso quale prospettiva viene vista la storia, e la voce narrativa che determina un insieme di caratteristiche su come la storia viene comunicata al lettore.
Il linguaggio
Il linguaggio letterario è la lingua scritta standard, caratterizzata da una forte attenzione verso la forma e lo stile. Infatti, a differenza di altri linguaggi che hanno come fine ultimo quello di informare un argomento specifico e di comunicare con il linguaggio tipico usato dalle istituzioni. L'autore di un testo letterario presta maggiore attenzione agli aspetti espressivi che a quelli comunicativi, mostrando interesse maggiore per la forma del testo e per il messaggio che deve trasmettere.
La lunghezza del testo
La lunghezza del testo letterario è un modo per distinguere un romanzo da un racconto, in realtà le case editrici fanno una netta distinzione tra i due tipi di narrazione, basata su parecchi fattori, uno di questi è appunto la lunghezza del testo. L'unità di misura per determinare la lunghezza di un testo è la cartella editoriale, un insieme di 1800 caratteri spazi inclusi; alcuni editori considerano la cartella editoriale composta da 2000 caratteri invece che di 1800.
Nel mondo editoriale, la cartella costituisce il metro fondamentale per definire la lunghezza di un testo, e sulla base di questo è possibile classificarne la natura, anche se purtroppo non esiste una classificazione universale e riconosciuta. Ad esempio, in linea generale il racconto è composto da 51 a 150 cartelle editoriali, mentre il romanzo vero e proprio ne conta 151 e oltre. In generale queste specifiche aiutano a capire come orientarsi per stabilire una classificazione, inoltre le case editrici e i concorsi letterari specificano sempre la lunghezza massima che deve avere un testo per essere valutato.
Il contenuto
Infine, il contenuto rappresenta metaforicamente le fondamenta di un edificio. Una serie di eventi che lo scrittore sviluppa come meglio ritiene opportuno, per creare passione e suspense, o per regalare sorprese e far perdurare l'interesse. Il contenuto così come lo stile dovrà essere coerente, il più possibile verosimile, anche se si tratta di un genere "fantasy" oppure di "fantascienza".
L'autore deve essere in grado di costruire il proprio universo su determinate regole e rispettarle. Se ad esempio si sta scrivendo di un pianeta illuminato da due stelle solari (fantascienza) bisogna supportare alcune regole che rendano questa ipotesi una possibile realtà. Se si scrive di un mondo in cui vi sono draghi e altre creature mitologiche (fantasy) bisogna necessariamente costruire quel mondo basandosi su altre regole. Insomma, bisogna essere dei perfetti creatori di contenuti dove quello che si scrive è sicuramente possibile.
Differenze di genere...
Un romanzo di genere "fantasy", solitamente è scritto perché si vuole celebrare le gesta eroiche di un protagonista o di protagonisti, narrando le proprie avventure; può essere ambientato al tempo dei miti, ma anche in età contemporanea, o in luoghi e tempi del tutto reinventati dall'autore. È caratterizzato dalla presenza di un mondo magico, popolato di presenze soprannaturali. Il mondo del romanzo "fantasy" è ripreso dal mondo reale, solitamente preso in epoca mitologica o medievale, ma re-inventato apposta per il percorso che si ha in mente per il protagonista, in modo che le avventure che affronterà gli permetteranno di mettere in mostra e affinare le sue abilità.
L'eroe o gli eroi delle avventure narrate, guidano i buoni verso il riscatto della propria vita, sconfiggendo le forze del male, che invece fondano il loro potere sull'aiuto della magia e del potere distruttivo, vendendo addirittura la loro anima per conquistare i propri obiettivi.
Un romanzo di "fantascienza" è un genere letterario che unisce in sé, elementi di pura fantasia e spunti derivati dalla scienza, appunto fanta-scienza.
La fantasia permette allo scrittore di creare vicende e situazioni sempre nuove e stupefacenti, mentre la scienza gli offre la possibilità di presentarle come verosimili.
L'ambientazione classica della narrativa fantascientifica è quindi il futuro, spesso lontano e imprecisato. I personaggi, spesso esseri umani oppure robot e creature aliene,si muovono in uno spazio lontano e sconosciuto, tra pianeti e galassie, spinti a volte dall'amore per l'avventura. Non mancano però racconti ambientati sulla Terra.
Un'altra caratteristica della narrativa fantascientifica riguarda il linguaggio, ricco di termini derivati dal lessico specifico delle scienze e di riferimenti a teorie scientifiche e scoperte tecnologiche che danno al lettore la sensazione di trovarsi di fronte a vicende non solo plausibili, ma anche giustificate sul piano teorico. La fantascienza trae infatti buona parte del suo fascino proprio dalla percezione di un suo ruolo anticipatore o premonitore rispetto alla realtà futura.
A CURA DI GIUSEPPE GIARNERA