Battiti Letterari la rubrica di Carlotta Servidei

05.04.2023

"L'amante di Lady Chatterley" di David Herbert Lawrence

L'amore… esiste qualcosa di più grande? L'amore cos'è? Tante risposte per una sola domanda. Vediamo cosa dicono gli autori. 

David Herbert Richards Lawrence è un autore audace e trasgressivo dei primi del 900, che ha portato alla luce tematiche nascoste come la sessualità femminile. Questo testo proibito ha dato uno scossone alla letteratura mischiando l'erotismo ai sentimenti. La trama di questo romanzo mette sotto i riflettori l'animo femminile. Mai una sbavatura, Lawrence si inabissa e riemerge denudando i personaggi e analizzando i loro moti interiori attraverso dialoghi che catturano mente e cuore.

 Lawrence inizia "L'amante di Lady Chatterley" delineando la situazione di Clifford e Constance Chatterley novelli sposi che nel 1920 si trasferiscono a Wragby Hall, residenza di famiglia di Clifford. 

Clifford ridotto dalla guerra su una sedia a rotelle, storpio per sempre, trova conforto nella devota moglie Constance che si prende cura di lui. I due hanno un rapporto di estrema complicità, la loro unione va al di là del sesso che Clifford ha sempre vissuto come una mera funzione organica atta alla riproduzione. 

Clifford inizia a scrivere racconti, riempie il suo vuoto esistenziale in esercizi sterili di scrittura, consapevole egli stesso dell'inutilità del suo operato. Constance corregge i suoi testi, gli fa da infermiera e da compagna intelligente e premurosa. 

È una donna bella e virtuosa che conduce la sua vita assecondando il marito invalido in una residenza lontana da tutto, immersa nella campagna. 

Constance comincerà nel tempo a sentire addosso il peso di questa non esistenza e, sebbene la loro casa sia frequentata da artisti, sviluppa una forma sempre più forte di inquietudine e insofferenza. Avverte di aver perso il contatto con il mondo concreto, vive in una prigione dorata che le toglie il respiro con un uomo ferito interiormente, la cui anima va degradando in una indifferenza emotiva sempre più forte. 

Connie inizia una relazione sessuale con un artista che frequenta la casa e che naufraga nel nulla quando si accorge della pochezza di quell'uomo che, come rappresentante del genere maschile, non dà valore all'orgasmo femminile, definendo noioso l'aspettare che una donna venga da sola dopo di lui. Connie non prova rimorso verso il marito disinteressato al sesso da sempre e che le ha chiesto un figlio, un erede da un altro uomo visto che lui non può più procreare. Si rassegna alla sua vita. Non le rimane che accettare quella lunga esistenza in comune con il marito. Quella sterile convivenza. Perché l'esistenza è un grande niente. 

Lawrence durante la narrazione, si distingue per delle interessantissime digressioni sul sesso e sulle sue sfaccettature, il sesso percepito e vissuto da una donna che non è solo oggetto con la funzione della riproduzione ma diventa soggetto pensante con le proprie esigenze e i propri desideri di individuo. 

Un giorno Connie decide di recapitare al posto del domestico malato, un messaggio del marito per il guardiacaccia. La donna abituata a lunghe passeggiate rigeneranti nel bosco raggiunge la casetta del guardiacaccia. Ignaro della presenza della donna, il guardiacaccia si sta lavando nel cortiletto. Entra così in scena il protagonista della storia, l'amante di lady Chatterley, lo vediamo nudo, lo scopriamo in un momento privato di intimità.

 Mellors è un reduce di guerra, non un gentiluomo, appartiene alla working class ma la differenza sociale è nulla di fronte alla passione. Lawrence attraverso il piacere sensuale compie un inno alla natura schiacciata sempre più dal mondo moderno, meccanico. Connie è una donna coraggiosa e piena di sentimento. Si getta con anima e corpo in questo rapporto. 

L'attrazione tra lei e il guardiacaccia è forte, i due si abbandonano ai sensi senza alcun freno. Lawrence descrive, con una maestria notevole, le scene di sesso tra i due attraverso la protagonista. Ci parla delle reazioni del suo corpo al piacere, della scoperta del sesso. Nella mente di Connie si agitano nuove pulsioni, il suo corpo inerte sperimenta vortici, fluidi concentrici di sensazioni. Lawrence usa metafore potenti e bellissime per farci provare l'estasi del piacere sessuale mischiato all'abbandono mentale. Sublime la sua delicatezza e insieme, il suo fuoco. 

Lawrence si perde nell'esplorazione dell'animo e del corpo femminile regalandoci la figura di una protagonista autentica e straordinaria. Connie, ammaliata dalla tenerezza di Mellors, scopre che l'amore non ha una ragione né una struttura sociale, vive di sé e basta. Così si lascia trasportare e travolgere dal sentimento fino a farsi scoprire. 

Ormai sulla bocca di tutti, Connie non soccombe ma decide di rinunciare alla sua ricchezza e al suo status sociale per essere quella che è. È una eroina che grida al mondo che la addita e la accusa di tradimento, il suo amore per Mellors. 

Clifford però non la libera, non le concede il divorzio e anzi, caccia Mellors da Wragby Hall. I due sono distanti, Connie non sa come ritrovare il suo amato dal quale aspetta un bambino. 

Mellors, lontano e in cerca di una vita con un senso qualsiasi da offrire a Connie e Connie ingabbiata nell'impalcatura di un matrimonio di facciata. 

Ce la faranno i nostri protagonisti a ricongiungersi e a vivere insieme, sazi di sé stessi? Se credete nella fiammella che si crea tra un uomo e una donna, quella fiammella che va alimentata per non farla spegnere e che da sola, dà uno scopo alla vita, la risposta la conoscete già.


A cura di Carlotta Servidei scrittrice
A cura di Carlotta Servidei scrittrice