Battiti Letterari la rubrica di Carlotta Servidei

01.03.2023

"Cime tempestose" di Emily Brontë 

                                                       Introduzione

L'amore trascende la morte. L'amore… esiste qualcosa di più grande? L'amore cos'è? Tante risposte per una sola domanda. Vediamo cosa ne dicono gli autori. Il romanzo di Emily Brontë, Cime Tempestose, non può non comparire dove si parla d'amore. La Brontë, con il suo stile elegante che, a tratti, diventa vivido e crudo, si lascia andare alla sua fervida fantasia. Ambientato nell'800, il romanzo inizia evidenziando quelle che sono le differenze sociali. L'amore di Cime Tempestose è condizionato fin dal principio dal ceto sociale e di conseguenza dal denaro. 

                                                                                                                                  PROMOZIONE EDITORIALE


 Il romanzo

Il protagonista maschile, Heathcliff, è un bambino orfano di cui non conosciamo la storia fino a quando un ricco gentiluomo Mr. Earnshaw lo prende dalla strada e lo porta a casa sua, trattandolo come se fosse suo figlio. L'uomo che è proprietario di Cime Tempestose, un antico maniero nella brughiera inglese, ha due figli Hindley e Catherine. 

Con Catherine, Heathcliff  lega subito, i due trascorrono le giornate giocando nella sterminata brughiera. Tra loro nasce un amore giocoso e dolce. Crescono insieme, uno parte dell'altro. Heathcliff è taciturno, ruvido ma sempre docile, Catherine all'opposto, è allegra, impertinente e testarda. Hindley rimane fuori da questo rapporto, macerato dall'odio verso Heathcliff con il quale entra in competizione fin dal primo momento. Lo perseguita e lo maltratta perché gli ha rubato l'amore del padre. 

Alla morte del padre, Hindley torna a casa dal collegio con sua moglie Frances. Prende il potere di Wuthering Height, il maniero Cime Tempestose, e relega Heathcliff tra i domestici, trasformandolo in un garzone. Catherine gli rimane vicina, lo aiuta nei campi. Catherine e Heathcliff cercano di stare insieme più tempo possibile e una sera mentre vagabondano, si fermano davanti alla casa dei Linton. Mentre spiano sotto la finestra quello che avviene all'interno, i due figli dei Linton sentono le loro risate e, preoccupati, sguinzagliano il mastino che addenta la caviglia di Catherine. Accortisi del malinteso, la ragazza viene invitata a rimanere nella loro casa per rimettersi dalla brutta ferita. 

                                                                                                                                  PROMOZIONE EDITORIALE

Questo episodio è centrale nel romanzo perché cambia la vita di tutti. Catherine comincia a passare del tempo con la famiglia Linton e alla fine il figlio, Edgar, la chiede in sposa. Sapremo tutto questo da Nelly, la governante narratrice della storia. Infatti, Catherine va da lei e le racconta che ha detto di sì a quella proposta di matrimonio. Catherine è ignara del fatto che Heathcliff sta ascoltando e si apre con Nelly. 

Il sentimento di Catherine per Heathcliff è qui descritto meravigliosamente. La ragazza ammette che sposerà Edgar per essere ricca e che non potrebbe sposare Heathcliff a causa della sua povertà. Aggiunge "A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero nella vita è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l'impressione di non farne più parte. [….] Il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario. Nelly: io sono Heathcliff!". 

Queste parole spiegano l'amore come nessuna altra parola farebbe meglio. Heathcliff però ascolta solo la parte in cui Catherine dice che sarebbe degradante sposarsi con lui e che si sposerà con Edgar e scappa subito dalla brughiera. Dopo tre anni, ricompare, non più sporco e vestito di stracci ma elegante e ricco. Ha rilevato il maniero di Cime Tempestose da Hindley, che persa la moglie per il parto, si è dato al gioco. Heathcliff è determinato, rivuole la sua Catherine. La ama ma lei è sposata con Edgar. Così Heathcliff per vendicarsi, sposa Isabel, la sorella di Edgar e inizia a maltrattarla per farlo soffrire.

 Il suo cuore sta diventando nero, inasprito dal bisogno di rivalsa. Catherine lo ama ancora ma ha commesso un errore in passato e morirà per questo, i nervi a pezzi. Prima di morire, Heathcliff e Catherine si dichiarano il loro amore eterno e indissolubile. Heathcliff impazzito dal dolore, sente che non può più vivere se non ha la vita. La sua vita era Catherine. A questo punto la storia potrebbe finire ma l'autrice ci spinge oltre. 

                                                                                                                                  PROMOZIONE EDITORIALE 

Noi lettori siamo rimasti con un senso di incompiutezza. Catherine è morta, l'amore è perduto. Heathcliff disperato per la perdita di Catherine, diventa malvagio. Porta a termine la sua vendetta con calcolo e perfidia. Si vendica sui discendenti di tutte le persone che gli hanno fatto del male fino a spegnersi tra visioni e fantasmi. 

La vita è stata ostile ai due innamorati e loro stessi non hanno saputo gestire i loro sentimenti. Con questo pensiero possiamo guardare con occhi più benevoli la malvagità di Heathcliff che infierisce su persone innocenti come il figlio di Hindley. Il senso che lascia "Cime Tempestose" è quello che si ha la mattina appena svegli, un senso di vaghezza scolorita, con i sogni appesi eppure finiti. 

I fantasmi di Heathcliff e Catherine vengono visti vagare nella brughiera e questo ci procura un sollievo amaro e venato di solitudine. La vita li ha allontanati ma sono di nuovo insieme nella morte, in eterno. Eppure, questo non ci consola


Carlotta Servidei scrittrice
Carlotta Servidei scrittrice